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Santa Maria di Leuca è una frazione di Castrignano del Capo, nella provincia di Lecce, situata nel tacco estremo d’Italia. La bellezza della località Leuca fa sì che questa marina sia considerata una delle più raffinate e belle del Salento. Il suo nome deriva dal greco leukos, che significa bianco, come bianca è la pietra che ha plasmato molti angoli della cittadina, che sembrano ancor più splendenti sotto la luce limpida del Salento.

Da sempre Santa Maria di Leuca è stata crocevia di culture e popoli, dai cretesi ai fenici sino ai greci, ed ha rappresentato un vero e proprio ponte di collegamento tra l’occidente e l’oriente; la sua bellezza, infatti, è dovuta anche al mix di stili architettonici ed artistici e alle tracce culturali che tali popoli hanno lasciato sul suo territorio.

Una giornata “ai confini della terra”

Vi sono tante ipotesi circa l’origine del nome di questa splendida marina: c’è chi lega il nome di Santa Maria di Leuca alla leggendaria sirena “Leucasia”, che col suo canto ammaliava i naviganti, e chi, invece, racconta che questo è stato scelto dallo stesso San Pietro, quando sbarco sul territorio salentino per iniziare a diffondere la parola di Dio.

Certamente, un buon punto per iniziare a visitare il borgo è il “Santuario Santa Maria de Finibus Terrae“, una splendida settecentesca basilica che sembra sorgere proprio ai confini della terra: all’interno è possibile ammirare il dipinto di Giacomo Palma Junior, raffigurante la Madonna con il Bambino, e un antico organo, risalente al 1885.

Davanti alla chiesa e al colonnato, che fa intravedere la distesa blu del mare, si trova una colonna dal capitello corinzio, in cima alla quale si erge una croce in pietra simbolo del passaggio di San Pietro.

Oltre il colonnato svetta, in tutto il suo candore, il “Faro di Leuca” in attività dal 1866 e da sempre punto di riferimento dei naviganti: immancabile assistere alla spettacolare vista della fusione dell’Adriatico e dello Ionio, che secondo una leggenda si mescolano proprio nella marina si Castrignano del Capo. In particolari condizioni climatiche si possono vedere anche le meravigliose coste dell’Albania.

Sempre nei paraggi del Santuario, si trova la mussoliniana “Cascata Monumentale“, che scorre tra due scalinate ai piedi delle quali si trova una colonna romana: si tratta di un’opera imponente assai suggestiva di sera, quando viene splendidamente illuminata.

Passeggiando per le strade di Leuca e soprattutto lungo “Corso Leuca“, il bellissimo lungomare, si possono notare numerose ville nobiliari ottocentesche: alcune rinascimentali, altre gotiche, altre ancora orientaleggianti e in stile arabo o cinese. Di particolare bellezza sono “Villa Episcopo“, che ricorda quasi una pagoda, la moresca “Villa Daniela“, a forma di nave, la settecentesca “Villa Romana” e soprattutto “Villa Meridiana“, con l’orologio del 1875 posto proprio sulla facciata.

Il mare di Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca, come l’intero Salento, gode di bellissimo litorali affacciati su un limpido mare dalle tonalità turchesi, adatte alle esigenze di tutti, sia dei più mondani e vivaci, sia di quelli che prediligono una vacanza di totale relax.

Uno dei gioielli di Santa Maria di Leuca sono anche le numerose grotte che pullulano lungo la costa più rocciosa e frastagliata.

La “Grotta della Porcinara“, antichissimo luogo di culto, e la “Grotta del Diavolo” sono quelle archeologicamente più interessanti e ricche, a dimostrazione di come questo estremo lembo di terra sia stato abitato sin dall’era paleolitica. In particolare nella seconda, chiamata così per i sinistri suoni creati dal mare, sono stati rinvenuti resti di insediamenti risalenti all’età della pietra, oltre a croci scolpite e ad iscrizioni latine e greche.

Assai più romantiche sono la “Grotta del Soffio“, dove la luce crea riflessi davvero magici sulle rocce e sulle acque cristalline, e la “Grotta delle Tre Porte“, chiamata così per i suoi tre accessi dal mare che conducono ad una cavità che ricorda una cattedrale di roccia, per via delle numerose stalattiti e stalagmiti presenti.

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