12054
12054

Uno dei centri più grandi del Salento, situato nel cuore della provincia di Lecce, è Galatina, città d’arte, dalle origini antichissime.

Secondo la leggenda, a Galatina si fermò l’apostolo Pietro durante il suo viaggio da Antiochia a Roma. La città, infatti, venne chiamata Sancti Petri in Galatina fino al 1861; fu proprio in seguito all’Unità d’Italia che prese il nome di Galatina.

Proprio per la sua importante storia, Galatina è ricca di tantissimi siti di interesse, assolutamente da visitare durante una vacanza nel Salento.

Basilica di Santa Caterina D’Alessandria

Si trova nel centro storico di Galatina e costituisce un ragguardevole esempio di arte gotica e romanica in Puglia. La Basilica risale al 1391 e fu costruita per volontà di Raimondo Orsini del Balzo, principe della contea di Soleto, come ex voto per essere tornato vittorioso dal Monte Sinai, dove si era recato per omaggiare Santa Caterina. Secondo la leggenda, nel baciare la mano alla Santa, le strappò un dito con i denti, che portò poi con sé come reliquia e che tuttora è visibile e conservata all’interno della chiesa.

La basilica sorge sui resti di un’antica Chiesa bizantina, datata al IX-X secolo e contiene al suo interno fantastici affreschi di maestranze di scuola giottesca e senese, che nel Quattrocento ebbero l’incarico da Maria d’Enghien, moglie di Raimondo del Balzo, di coprire dipinti di maestranze locali, risalenti al secolo precedente. Potete ancora ammirare le tracce dei dipinti trecenteschi nei punti in cui si è lesionato l’ultimo strato della parete.

Visitare la bellissima basilica vi permetterà di contemplare cicli pittorici che si sviluppano da sinistra a destra e che ritraggono Scene dell’Apocalisse, Storie della Genesi e i Sette Sacramenti, oltre che la storia di Santa Caterina, che si dipana in 17 dipinti sulle pareti del presbiterio. Inoltre, nell’attiguo Convento Cateriniano, costruito tra il XVI e il XVII secolo, potete visualizzare gli affreschi di Frà Giuseppe di Gravina di Puglia.

Chiesa di San Paolo

La chiesa di San Paolo, risalente al XVIII secolo e incorporata al Palazzo Tondi, è una delle più importanti chiese di Galatina, poiché la sua storia si intreccia al mito delle Tarantate. Durante la Festa del Santo, il 29 giugno, le donne, vittime del morso della taranta, venivano portate dai parenti per chiedere aiuto al Santo attraverso non solo la recitazione delle preghiere, ma anche mediante l’esorcismo musicale che le portava a compiere balli frenetici a ritmo del tamburello. La chiesa, conosciuta anche come Cappella delle Tarantate, ha un pozzo attiguo, anch’esso utile alle tarantolate, secondo la credenza popolare. Una visita al suo interno vi permetterà di sentire tutto il mito della più viscerale tradizione salentina.

Le altre Chiese di Galatina

Gli amanti delle arte e dell’architettura religiosa avranno a Galatina l’imbarazzo della scelta. Tra le altre chiese, di notevole interessesono la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, nella quale potrete ammirare le sei statue in cartapesta, raffiguranti santi quali, tra gli altri, santa Caterina da Siena, santa Cristina e santa Domenica; oppure la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che presenta una facciata barocca all’esterno e all’interno interessanti affreschi raffiguranti episodi della Vita di San Pietro, eseguiti nel 1875 dal napoletano Vincenzo Paliotti.

I palazzi

La cittadina dell’entroterra Salentino è ricca di palazzi che oggi sono tracce dei signori che vi si insediarono. Tra i tanti, vi segnaliamo il Palazzo del Sedile, databile al XV secolo, di cui potete notare la facciata principale con elementi decorativi rinascimentali; oppure il Palazzo Orsini, legato a Raimondello del Balzo Orsini che oggi è sede del Comune, ma che in passato era ospedale destinato ad accogliere infermi, poveri e pellegrini. Infine, degno di nota è Palazzo Baldi, che risale alla metà del ‘500, periodo economicamente florido per Galatina e che era abitato dal Vescovo di Otranto, che si recava a Galatina per partecipare ad incontri intellettuali insieme ad altre personalità di spicco.  Una visita all’interno di Palazzo Baldi è consigliabile per ammirare affreschi religiosi, volte e chiavi di volta in pietra leccese, passaggi segreti, pozzi e cisterne di raccolta dell’acqua piovana, osservatorio astronomico e agrumeto secolare di pertinenza.

Le porte

L’antica città di Galatina venne dotata già nel ‘300 di cinta murarie volte a proteggerla dalle incursioni delle milizie straniere. L’imponente cinta muraria fu ampliata nel corso dei secoli, dal 1500 al 1700, per la crescita costante della popolazione e presentava 5 porte, tramite le quali si accedeva alla città.

Di queste 5 porte, oggi ne sono rimaste 3: Porta Luce, che prende il nome dalla vicinanza al Santuario della Madonna della Luce, Porta Nuova che è sovrastata dalla statua di San Pietro e che per questo viene chiamata anche Porta San Pietro, e Porta Cappuccini, in origine chiamata Porta San Giorgio, che deve l’attuale nome perché alle sue spalle si estende uno stretto vicolo molto usato dai frati cappuccini per raggiungere il Monte della Pietà.

In questo articolo