6352

Acaya è un piccolissimo centro abitato distante circa 10 chilometri da Lecce, capoluogo salentino, ed è una frazione di Vernole. In origine, nasce come antico borgo di Segine, entrato a far parte solo nel XII secolo della Contea di Lecce. In seguito, fu donato al convento di San Giovanni Evangelista da parte degli Angioini e fu concesso da Carlo II d’Angiò come feudo a Gervasio Acaya.

Alfonso di Acaya, successore di Gervasio, contribuì allo sviluppo urbano del borgo di Segine, che in seguito venne chiamato Acaya, in onore della famiglia che ha fortificato il borgo stesso. La particolare importanza del paesino è dovuto al fatto che questo, oggi giorno, è l’unico esempio di città fortificata del Sud Italia. Acaya presenta un’impronta tipicamente rinascimentale, in stile seicentesco, visibile dal castello e dalle antiche mura di cinta che circondano il centro.

Il castello

Il castello di Acaya risale al 1535 ed è una struttura a pianta trapezoidale. Tutto il perimetro del castello è protetto da un doppio ordine di “casematte”, dei tipi particolari di bunker utilizzati per la difesa, che coprono un’area estesa che arriva al fossato. Ai vertici della pianta si innestano i bastioni utilizzati sia per difendersi dalle armi da fuoco dei nemici, che per attaccarli, vista anche la presenza delle cannoniere. Fu edificato da Gian Giacomo dell’Acaya per conto di Carlo V; lo stesso imperatore sul lato nord fece costruire un baluardo a forma di lancia.

All’interno della struttura sono custoditi i resti di un antico frantoio in pietra, nelle cui vicinanze si può ammirare una scuderia e un cortile molto ampio.

La chiesa

La chiesa parrocchiale di Acaya è dedicata alla Madonna della Neve e risale circa al XVI secolo. L’abside e il campanile sono di epoca tardo romanica, una facciata, invece, è stata ristrutturata nel 1865, anno in cui l’intera struttura fu ampliata. Alle spalle della chiesa è presente la torre campanaria che fu ristrutturata per volontà dello stesso Gian Giacomo dell’Acaya.

La mura antiche

Le mura che formano il perimetro della cittadella sono di forma rettangolare, presentano tre baluardi e sono circondate da un fossato. Al di sopra di queste mura, in origine, vi era una passerella per le guardie. Un ampio portale costituisce l’ingresso alla Cittadella, sulla cui sommità è posta la statua di Sant’Oronzo, patrono di Acaya.

Spazi naturali

Nei pressi di Acaya si trova la riserva naturale de Le Cesine, costituita da dune, una pineta, una zona coltivata, folte aree di macchia mediterranea e l’area palustre. Questa riserva è stata istituita nel 1978 e oggi è gestita dal WWF. È molto interessante per le specie di flora e fauna che presenta, oltre che per vecchie costruzioni rurali, oggi adibite a museo in cui si può conoscere l’importante storia di questo posto.

In questo articolo