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Parco Canali è un angolo di Salento sconosciuto al grande pubblico e tutto da scoprire per l’unicità del suo paesaggio. Situata a Vignacastrisi, un piccolo paese collocato nella parte meridionale della provincia di Lecce, l’area, lunga 850 metri e larga circa 80, rappresenta un unicum di flora autoctona, di fauna e tracce secolari, che sono vivide testimonianze dell’insediamento umano nella regione salentina.

Alla scoperta del parco Canali a Vignacastrisi

Il Parco Canali a Vignacastrisi è parte del Parco Regionale “Costa Otranto Santa Maria di Leuca – Bosco di Tricase” e, insieme al “Bosco delle Querce” di Castro, forma un unico corridoio ecologico che dall’entroterra si dirige fino al mare Adriatico.

All’interno del Parco Canali si possono effettuare dei percorsi che portano alla scoperta della diversità della flora, caratterizzata dalla presenza di piante come l’ulivo, il leccio, il biancospino e delle specie che abitano l’area come volpi, ricci e tassi. Inoltre, è possibile ammirare la magnificenza delle grotte calcaree, collegate alla superficie da voragini a forma di imbuto, nate dall’erosione secolare operata dall’acqua. Costituiscono una valida attrattiva anche le opere costruite nel corso dei secoli dall’uomo, come i muretti a secco o i terrazzamenti che servono a incanalare l’acqua piovana, una risorsa utile soprattutto nei mesi invernali.

Il parco è caratterizzato dalla presenza di sentieri, che permettono agli amanti del trekking di coltivare la propria passione in un ambiente naturale incontaminato e unico nel suo genere.

Le caratteristiche del Parco Canali di Vignacastrisi

L’area del Parco, denominata “Zona Canali”, è un bacino idrografico di origine naturale che sorge nei pressi della località di Vignacastrisi, frazione del comune di Ortelle, ma storicamente legato a Castro, come dimostra lo stesso nome del paesino, il cui significato rimanda alle fortificazioni (come fossati e trincee) che servivano a difendere l’antica rocca di Castro.

L’area verde ospita un corso d’acqua alimentato dalle piogge che interessano la regione, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, caratterizzato quindi da una spiccata intermittenza. Il terreno, accidentato e ondulato, nel corso dei secoli è stato modellato dai fenomeni atmosferici che hanno contribuito a creare numerose grotte ipogee, collegate alla superficie da depressioni a forma di imbuto che possono arrivare a una larghezza di decine di metri.

Di pregevole fattura e di notevole importanza anche i terrazzamenti, caratterizzati dalla presenza di lunghe scale di collegamento in pietra e l’anfiteatro centrale con i suoi gradoni. La visita al Parco Canali di Vignacastrisi rappresenta un’occasione unica per scoprire uno dei luoghi più sconosciuti del Salento. In un periodo come quello estivo, caratterizzato dal turismo di massa che prende d’assalto le spiagge e le zone più conosciute della penisola, l’area naturale, collegata al “Bosco delle querce” di Castro, è il luogo ideale dove vivere una giornata all’insegna della tranquillità e della natura più autentica del Salento.

Fonte Immagine: www.corrieresalentino.it

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