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Se il Salento oggi riesce a offrire una grande ricchezza culturale, artistica e storica, lo deve al fatto di essere sempre stato un territorio di passaggio. Molti popoli qui hanno lasciato segni tangibili della loro presenza. Messapi, Greci, Romani, Bizantini, tutti hanno contribuito a far diventare il Salento quello che è oggi.

Quindi non solo mare e spiagge, ma anche tanta storia e arte. Molti turisti scelgono il Salento per le proprie vacanze anche per il patrimonio artistico e architettonico.

Il Barocco Leccese

Uno degli aspetti più distintivi del Salento è il barocco leccese, che contraddistingue gran parte degli edifici religiosi e non che risalgono tra il Seicento e il Settecento. Uno dei monumenti simbolo di Lecce e del Salento che meglio esalta le caratteristiche del barocco è la splendida Basilica di Santa Croce.

La peculiarità del barocco è la presenza di vistose decorazioni sui rivestimenti degli edifici. La diffusione di questo stile in tutto il Salento è stata poi resa facile dalla presenza nella zona della pietra leccese, una roccia calcarea tenera, e quindi adatta per essere lavorata con lo scalpellino.

I centri più interessanti del Salento

Sono davvero tanti i centri del Salento che meritano di essere visitati. La città principale è Lecce, praticamente un museo barocco a cielo aperto. La Basilica di Santa Croce, il Duomo, Piazza Duomo, Palazzo dei Celestini, sono alcuni degli edifici più belli di Lecce.

Spostandosi in provincia, da segnalare Galatina con la meravigliosa Basilica di Santa Caterina, in stile romanico. Suggestiva Otranto, dove si trovano esposti in teche di vetro all’interno della Cattedrale i resti degli 800 martiri, vittime della conquista dei Turchi nel 1480. La città conserva intatto il suo centro storico fatto di stradine e piccole scalinate.

Sul versante ionico invece si trova Gallipoli, città dalla forte vocazione turistica, per il suo centro storico, le sue spiagge e i suoi locali. Spostandosi nell’interno si trovano i nove paesi che fanno parte della Grecìa Salentina, in quanto ancora oggi si parla il griko, un dialetto neo greco.

C’è poi la zona delle Serre Salentine, il cui punto più alto raggiunge i 200 metri circa. Tra i comuni che si trovano qui, quello con il borgo antico meglio conservato è sicuramente Matino, costituito da case bianche, corti, vicoli e scalinate.

La pizzica, la danza tipica salentina

Anche la musica in Salento ha un carattere molto distintivo. La musica tipica di questa zona è la pizzica, una danza popolare molto antica. Questo ballo è legato al fenomeno del tarantismo, cioè si suonava la pizzica per giorni quando le donne venivano morse da un ragno, la taranta, e non si smetteva finché il male non fosse cessato.

Oggi la pizzica è ritornata di gran moda come fenomeno folkloristico, tanto che ogni fine agosto a Melpignano si svolge la Notte della Taranta. Questo appuntamento vede la presenza di centinaia di migliaia di persone, che convergono in questo piccolo paese salentino per scatenarsi con i ritmi della pizzica suonati da artisti salentini insieme a grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale.

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